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Dosaggio Antifebbrili

Tutti gli antifebbrili agiscono aumentando la dispersione del calore mediante vasodilatazione e sudorazione. Funzionano meno se l'ambiente è umido e caldo perchè il sudore non evapora e non porta via il calore, o se il bimbo non beve a sufficienza. Anche il digiuno e il vomito bloccano il meccanismo di smaltimento del calore perchè fann produrre acetone . Pertando dare liquidi zuccgerati in piccoli sorsi continui altrimenti li vomita.
Nel bambino si usano due antifebbrili molto sperimentati: Il paracetamolo (tachipirina, efferalgan) e l'ibuprofene (nurofen,  antalfebal).
Dato che cominciano ad agire dopo circa un ora dalla somministrazione e per evitare che la febbre raggiunga nel frattempo livelli troppo alti, consiglio di somministrare l'antipiretico quando la temperatura sta arrivando a 38-38,5.
La tachipirina è ben tollerata, può dare quando usata in dosi massicce rare forme di epatopatia benigna che regredisce interrotta la somministrazione.
Il Nurofen invece è meno tollerato e provoca con una certa frequenza gastrite emorragica.

La dose della tachipirina è 15 mg al kg per ogni somministrazione o se in sciroppo 0,6 ml al kg max ogni 4 ore se serve. 
Quella del Nurofen (100 mg /5 ml) in sciroppo 0,4 ml per kg a somministrazione max ogni 7-8 ore se serve. ( c'è anche 200 mg/100 ml e va data 0,2 ml per kg)

Può capitare che una volta somministrato il farmaco la febbre dopo un iniziale calo, risalga prima che siano passate le ore sufficienti. In questo caso si possono fare spugnature su tutto il corpo con una miscela di acqua tiepida e alcool in ambiente riscaldato, oppure dare una dose dell'altro farmaco ( devono essere passate almeno2,5-3 ore). Essendo metabolizzati da organi diversi, non ci sono interferenze.