Il bastone e la carota

.

Come educare i nostri bimbi alle regole che guidano la convivenza civile?

Esistono due filosofie di insegnamento solo apparentemente antitetiche: Amore incondizionato e ferma autorevolezza!!
Tutte le volte che consiglio fermezza e severità, c’è sempre qualche mamma che si inalbera tacciandomi di incompetenza perché i consigli di tutti gli psicologi vanno esattamente all’opposto: Amore, Amore  ed ancora Amore!
Non è così! Naturalmente la base è l’amore, il contatto, l’affetto in tutte le sue manifestazioni, il sostegno , ma non l’iperprotezione, il soffocamento , l’ostacolo all’emancipazione!!!
Tanto per intenderci: favorevolissimo all’allattamento materno, ma quando si protrae all’infinito, i vantaggi dell’attaccamento diventano inferiori agli svantaggi. Sfido chiunque a sostenere che un bimbo che prenda il seno a sei anni non presenterà problemi di autonomia!!!
Così per il sonno:  utilissimo e addirittura indispensabile il co-sleeping, ma anche qui esiste un limite oltrepassato il quale non è più per avvantaggiare il bimbo ma per il piacere o per protagonismo personale!
E’ destabilizzante un bimbo di 5-6 anni che dorme con i genitori!!
Insomma, l’amore, il contatto fisico, il sostegno sono la base su cui si deve innestare il raziocinio che con fermezza introdurrà regole da rispettare.
Amore e autorevolezza si devono completare a vicenda, si tratta di fare delle scelte sui tempi e le modalità.

Qualsiasi comportamento si decida essere desiderabile nel bimbo, dovrebbe essere perseguito dai genitori innanzitutto con l’esempio, continuativo e costante , poi con il rinforzo positivo del “premio” e quello negativo della “punizione”. Intendiamoci però, il premio nel bimbo piccolo deve coincidere con quello che lui vuole di più, l’attenzione  e l’affetto , mentre la punizione deve essere semplicemente togliere momentaneamente l’attenzione. In questa fase con il bimbo troppo piccolo , sgridarlo, imboccarlo se non mangia da solo, cullarlo a lungo se non dorme,  dargli comunque attenzione su un comportamento inadeguato sono Premi che rinforzano tale comportamento!
Per cui concordare con il partner e le altre figure familiari le stesse modalità di comportamento nei confronti dei “capricci” ed attuarle costantemente.
Ripeto, questo non significa sottoporre il bimbo a “traumi” che lo segneranno negativamente! La crescita avviene proprio per microtraumi successivi sempre un po’ più forti finche l’organismo non acquista autonomia e si distacca dalla famiglia per una vita propria.

La parte difficile è proprio capire quale sarà il trauma sopportabile e formativo rispetto a quello invece che blocca la crescita perché insormontabile!! Ogni bimbo ha i suoi limiti di sopportazione che vanno sfiorati ma mai superati!!
Il distacco notturno è  insopportabile sotto gli otto – nove mesi, sopportabile oltre quell’età, indispensabile sopra i due anni!!
Vale anche il rovescio della medaglia: è difficile capire quale carico d’amore è nutriente per il bimbo e quale è soffocante!!  Dare autonomia a nostro figlio, significa anche saper dire di NO quando serve e  tirarci indietro quando vorremmo abbracciarlo e baciarlo ma la situazione non lo richiede.

In conclusione il difficile è proprio trovare l’equilibrio costruttivo trà i due estremi dell’essere genitore: da una parte il troppo amore, dall’altra la troppa severità!