respiratorie     alimentari    dieta d'eliminazione    dermatite atopica      prevenzione

UPPA, Un Pediatra Per Amico è una bella rivista scritta dai Pediatri per i genitori, il link è quì a fianco,  ci si può abbonare sia per la rivista cartacea che solo per quella on line. Ecco un bell'articolo in tema : Le superallergie

Le Allergie Alimentari

Lo stesso discorso fatto per le allergie respiratorie vale entro certi limiti anche per quelle alimentari. Anche qui ci sono delle sostanze estranee che arrivate nel sangue stimolano una risposta immunitaria inadeguata. In questo caso la porta di entrata di queste sostanze non sono i bronchi ma la cute eczematosa e l'intestino immaturo dalla nascita ai sei mesi. In generale, più queste sostanze sono grosse e complesse e più stimolano l'allergia: ecco perchè sono molto allergeniche le proteine e pochissimo allergenici gli zuccheri e i grassi! Ecco perchè le proteine, altamente allergizzanti, diventano , una volta digerite in polipeptidi, addirittura immunizzanti e proteggono dall'allergia.

Nell'adulto l'intestino è fatto in modo da far passate solo sostanze piccole e semplici. Quelle grosse e complesse vengono spezzettate (digerite) in sostanze semplici oppure vengono espulse senza essere assimilate. Nel neonato però l'intestino è immaturo e fino a sei mesi lascia passare anche le molecole intere! Diventa importantissimo che queste molecole siano dello stesso tipo di quelle del corpo del bimbo, in modo da non essere allergiche!(L'allergia si ha solo verso sostanze estranee!) Le proteine più simili a quelle del bimbo sono quelle contenute nel latte della madre!

L'allattamento materno è l'unica prevenzione provata verso le allergie alimentari!
Tutti gli altri accorgimenti che si prendono quando c'è una familiarità allergica spesso ritardano soltanto l'insorgenza dei sintomi allergici di tipo alimentare.
Ritardare l'introduzione di cibi potenzialmente allergenici oltre un tempo ragionevole, solo nella speranza di bloccare l'allergia sul nascere, non funziona, la ritarda solamente, spesso con il risultato che quando arriva, i cibi somministrati sono di talmente tanti tipi che non si capisce più qual'è quello dannoso!

Dare latti ipoallergici o latte di soia prima del manifestarsi dei sintomi non sembra essere preventivo, forse perchè li si da troppo a lungo anzichè dare latte normale ai sei mesi,quando a questa età viene digerito e immunizzerebbe l'organismo.Viceversa quando vengono usati dopo le prime manifestazioni di allergia alimentare danno sicuramente risultati .

SINTOMI E TERAPIA                             

Anche qui, come nelle allergie aeree, molti sintomi dell'allergia possono essere solamente aspetti della fisiologia normale del neonato.
La pelle arrossata, screpolata e piena di bollicine, si associa all'allergia alimentare ma solo perchè ne è spesso la causa.  Il rigurgito e l'aria nella pancia tipici di tutti i neonati, sono anche indizio di possibile allergia! A volte non è facile percepire i confini tra normale e patologico!

Altri sintomi o segni a volte chiarificatori possono essere una scarsa crescita, capelli sottili, lingua a carta geografica, sintomi di allergia respiratoria, una familiarità allergica, la presenza di diarrea, la presenza di sangue occulto nelle feci.

I test allergometrici, hanno scarsa significatività, ma, soprattutto quello verso le proteine del latte, possono aiutare la diagnosi.

Quello che chiarisce tutto però e la dieta d'eliminazione!
Essa consiste nel togliere dalla dieta del bimbo tutti gli alimenti sospetti o potenzialmente allergici fino alla normalizzazione dei sintomi. A questo punto si reintroducono uno alla volta per vedere se i disturbi ricominciano. La terapia risolutiva consiste nell'escludere totalmente dalla dieta quel cibo e tutti i suoi derivati ma solo per un tempo limitato. Sappiamo che la maggior parte delle allergie alimentari tendono a migliorare e scomparire se si reintroduce progressivamente il cibo che dava allergia operando una specie di vaccinazione simile a quella che si fa nelle allergie aeree. In genere all'anno di età si comincia la reintroduzione progressiva dell'alimento incriminato. Se viceversa le diete vengono mantenute troppo a lungo, diverrà sempre più difficile la reintroduzione e più probabili le reazioni violente.

Spesso anche così non si riesce a determinare la causa dell'allergia, anche perchè quando i sintomi sono esclusivamente cutanei, la colpa potrebbe essere soltanto di un allergia da contatto.

Le vere allergie alimentari con grossi sintomi di tipo anafilattico verso uno o più cibi sono per fortuna abbastanza rare. Molto più frequenti sono le piccole intolleranze, dove il bimbo ha delle reazioni simil allergiche quando supererà la quantità che tollera di quel determinato cibo.

Regole facili                        

1) Non cambiare subito il latte che il bimbo stà prendendo, solo perché ha qualche bollicine o un pò di crosta lattea!

2) Le dermatiti seborroiche passano quasi tutte con la terapia locale e con la crescita.

3) Se il sospetto di allergia alimentare è fondato, eseguire un prick by prick verso latte e uovo e se sono positivi dare un latte vegetale o un idrolisato proteico.(sentire il proprio pediatra)

4) Se i sintomi si manifestano quando il bimbo è già grandicello e lo svezzamento avanzato, non resta che tornare a una dieta molto semplificata cioè impostare una dieta d'eliminazione!

5) nel caso delle allergie alimentari la terapia farmacologica si limita agli antistaminici per il prurito, e alle creme con cortisonici per gli eczemi cutanei.