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La Dermatite Atopica

All'inizio c'è la pelle del neonato appena nato, è rivestita di vernice caseosa protettiva, e noi la togliamo! Cominciamo a lavarlo asportando grasso e cellule desquamanti anch'esse protettive, lasciando "scoperti" gli strati sottostanti più delicati. Poi ci sono gli ormoni che la madre gli ha trasmesso durante la gravidanza e l'allattamento: ecco che si riempie di "acne" come a 14 anni! Ancora pulizia! La pelle comincia a irritarsi e fessurarsi. le sostanze estranee che penetrando l'organismo attraverso vie fisiologiche ( acari e pollini per via respiratoria, cibi attraverso l'intestino) inducono la tolleranza , stavolta penetrano attraverso la cute e entrano in circolo intere, provocando allergia!

Una volta allergizzato , la produzione di igE provocano un peggioramento della dermatite e in questo caso i sintomi possono migliorare con l'allontanamento dell'allergene!
Poiché sembra ormai dimostrato che le manifestazioni cutanee della dermatite atopica possono essere accentuate dal contatto con gli acari (micro-organismi invisibili a occhio nudo presenti nella polvere di quasi tutte le case), una particolare attenzione va posta all’ambiente in cui il bambino trascorre buona
parte della giornata: la sua cameretta.            

L’IGIENE PERSONALE
· Non usare i comuni saponi neutri e i bagno schiuma, soprattutto quelli profumati e molto schiumogeni che possono irritare la pelle e far aumentare il prurito. Utilizzare invece saponi non saponi a base di oli .
· Tagliare regolarmente le unghie del bambino e tenerle pulite al fine di evitare qualsiasi sovrainfezione batterica conseguente a lesioni da grattamento.
· Applicare regolarmente durante la giornata una crema emolliente, idratante e nutriente non contenente proteine del latte.
-Inizialmente non lavare frequentemente il bimbo ma pulirlo con olio.
· Solo se il bimbo si è allergizzato (prick by prick vs il latte positivo) fare il bagno più frequentemente per allontanare gli allergeni dalla cute ,con oli da bagno, ad una temperatura non troppo elevata (32°-33°C al massimo), per ammorbidire la pelle, lenire l’arrossamento e diminuire la secchezza cutanea. Dopo il bagno asciugare bene il bambino, tamponando con una salvietta, senza strofinare la cute; successivamente applicare sul corpo un’emulsione oleosa (olio vea).
L’ABBIGLIAMENTO
· Non coprire troppo il bambino per evitare eccessiva sudorazione che fa aumentare il prurito.
· Usare indumenti di cotone o di lino non colorati a contatto con la pelle.
· Non usare cuffie, sciarpe, guanti e canottiere di lana, ed altri indumenti di lana o di tessuto sintetico (tipo poliestere) che, essendo ruvidi ed irritanti, accentuano il prurito. Attenzione anche, quando si prende in braccio il bambino, a non strofinarlo contro il maglione che si indossa.
· Risciacquare con molta cura dopo il lavaggio gli indumenti per evitare la permanenza di residui di detersivi nei tessuti. Evitare l’utilizzo di ammorbidenti per tessuti. Usare acqua a basso contenuto di calcare (è utile un depuratore, anche di costo non elevato).
· Evitare scarpe di gomma e calzature chiuse come gli stivali.
· Se allergizzato, evitare il contatto diretto con animali domestici (gatti, cani, uccelli, criceti o piccoli roditori), viceversa questo contatto prima dell'allergizzazione, in età neonatale , è protettivo.
· Evitare il contatto con persone affette da Herpes Simplex.
· Non fumare in presenza del bambino.
· Favorire l’esposizione al sole e i soggiorni in clima marino.
· Il bambino può fare bagni in piscina o in mare; prima del bagno applicare una crema idratante. Dopo il bagno risciacquarlo con acqua dolce ed applicare nuovamente la crema idratante per attenuare l’effetto aggressivo dell’acqua di piscina o dell’acqua di mare.
· Sedare il prurito con un antistaminico fino alla scomparsa del sintomo.