Dislessia, disgrafia, discalculia

Come a due tre anni la capacità di astrazione del bimbo gli consente di associare suoni-parola a oggetti o situazioni, a cinque-sei anni, la maggior parte dei bimbi è in grado di ripetere lo stesso tragitto compiuto dal fonema alla parola detta, compiendo una astrazione successiva: il fonema diventa grafema che viene composto in parole scritte.
Per scrivere i 30 fonemi base del linguaggio, nella lingua italiana abbiamo a disposizione solo 21 segni, le lettere dell’alfabeto. Cinque vocali, 15 consonanti e un’altra lettera , h, che non identifica nessun suono ma modifica quello di alcune consonanti.
I fonemi non rappresentati da una singola lettera, sono ottenuti dall’unione di due di esse: la “c” è dura se vicino ci mettiamo h oppure a, o, u., dolce se vicino ci sono i oppure e.
Il suono s+c  è di due tipi diversi: sc di scivolare o sc di scala!
Perciò, il bimbo non solo deve associare un fonema a un grafema, ma deve associare spesso un fonema a gruppi di grafemi ! Questi grafemi devono poi essere composti a formare la sillaba e la parola sia scritta che letta! Questa sequenza deve diventare automatica, e velocizzarsi mediante il processo di anticipazione semantica (dal senso del discorso si sa già tutta la parola solo leggendo l’inizio di essa).
Eppure questo processo di traduzione istantanea dal significato alla scrittura o dalla lettura al significato, viene acquisito nei primi due anni di scuola dalla maggior parte dei bambini.
Una piccola percentuale non è in grado di farlo e ricorre a metodi personali per supplire a questa carenza, a volte mascherandola per lungo tempo.
Bisogna dire che quasi tutti questi soggetti sono per il resto di intelligenza normale e solo per alcuni la dislessia è uno dei sintomi di un più generale ritardo.

Ci sono dei segni premonitori che devono far stare in guardia:
Prima dell’età scolare esiste in genere un disorientamento spazio temporale, sbaglia i giorni della settimana, i i mesi, le stagioni, le date. Sbaglia ds e sx, sopra e sotto,prima e dopo. I disegni sono disordinati e i colori escono spesso dai contorni.
Ai cinque anni il Pediatra può somministrare  il test di riconoscimento rapido dei colori.
Durante il primo anno di scuola, per ciò che riguarda la lettura:
1)  distrazione e poca attenzione
2)  parte lento in lettura
3)  difficile memorizzazione
4)  mancato riconoscimento grafema>fonema
5)  perde il segno
6)  salto di riga
7)  rilettura stessa riga
8)  incomprensione di quanto letto
9)  spezzetta le parole in sillabe che poi ricompone
10)  anagrammi

Per la scrittura:
1) non scrive sulla riga
2) parole corrette ma con lettere disuguali
3) non rispetta margini
4) mischia stampato e corsivo
5) anagrammi
6) fusioni o separazioni illegali (ta volo, iltavolo)
7) scambio lettere o numeri (miscela>>miscela, 12>>21)
8) sostituzioni b>>p  oppure d>>t
9) errori nelle doppie

Per i calcoli aritmetici:
1)   difficoltà a contare all’indietro (da 20 a 1)
2)   difficoltà a leggere e scrivere numeri a 1 cifra
3)   incapacità a fare a mente la somma di coppie (3+3, 5+5)
4)   scrivono “letteralmente” ( cinquecentosei diventa 5006 !)
5)   non imparano le tabelline
6)   non imparano il valore posizionale delle “colonne”
7)   non imparano le quattro operazioni
8)   non risolvono problemi

Alla fine del primo anno scolare, il Pediatra può somministrare un test standard di letto scrittura.