Prerequisiti Scolastici

Gli apprendimenti di base (lettura, scrittura, calcolo) sono il risultato di funzioni cognitive che iniziano a svilupparsi gradualmente molto tempo prima rispetto all’inizio dell’istruzione scolastica. Quando si parla di prerequisiti, si deve distinguere tra condizioni di carattere generale che possono interessare diversi tipi di apprendimento e abilità specifiche per un corretto apprendimento della letto-scrittura o del calcolo. Tra le abilità di carattere generale le più importanti sono sicuramente la percezione visiva e uditiva, la percezione visuo-spaziale, la memoria, i processi attentivi e il linguaggio, mentre tra le abilità specifiche importanti per il futuro apprendimento della letto-scrittura troviamo le competenze metafonologiche, il lavoro seriale da sinistra a destra e la denominazione rapida.

Un bambino che si prepara all’ingresso nella scuola primaria dovrebbe possedere in misura idonea tutte queste capacità. 

Negli ultimi anni si è evidenziato come un adeguato lavoro su tali prerequisiti prima dell’avviamento della letto-scrittura faciliti i futuri apprendimenti nella scuola primaria. Inoltre il monitoraggio di tali abilità sembra permettere di individuare precocemente bambini a rischio per futuri Disturbi dell’apprendimento (DSA) nonché di prevedere le caratteristiche dell’evoluzione degli apprendimenti scolastici.

la diagnosi di DSA non può essere effettuata prima della fine della seconda elementare per la Dislessia e Disortografia e prima della fine della terza elementare per la Discalculia.

E' quindi fondamentale un lavoro di tipo preventivo per individuare i bambini carenti in queste abilità ed iniziare subito un percorso di recupero / potenziamento già alla fine della scuola dell’infanzia in modo tale da intercettare un possibile disturbo e cercare di evitare che questa situazione di difficoltà si cristallizzi con inevitabili conseguenze al livello motivazionale e di autostima.

Nel nostro studio Pediatrico è possibile praticare uno screening di queste abilità necessarie al passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.
Lo screening in età precoce non serve per fare diagnosi ne pretende di evidenziare la presenza di un disturbo ma è utile per l’individuazione di soggetti a rischio in modo da poter strutturare un programma educativo di recupero delle carenze  in base alle esigenze del bambino.

In particolare uno screening può essere utile per:
PREVENIRE la comparsa e il consolidamento di strategie o meccanismi errati e inefficaci di apprendimento.
LIMITARE I DANNI derivanti dalla frustrazione per l’insuccesso (perdita di motivazione all’apprendimento, chiusura in se stessi, bassa autostima, problemi relazionali).
Individuare i punti di FORZA e DEBOLEZZA del bambino per favorire un intervento mirato.

Lo screening è particolarmente indicato in situazioni di difficoltà del bambino rilevate da parte degli insegnanti o anche solo in caso di sospetto da parte dei genitori, inoltre è indicato in caso di bambini con Disturbo o Ritardo del linguaggio (più volte è stato infatti evidenziato in letteratura che molti dei bambini con disturbo del linguaggio “evolvono” in DSA).
Lo screening avviene tramite la somministrazione di una serie di prove selezionate dalla batterie PRCR-2 (prove di prerequisito per la diagnosi delle difficoltà di lettura e scrittura), CMF (Valutazione delle componenti metafonologiche) e TPV (test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria). In caso di difficoltà evidenziate dallo screening è possibile effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici al fine di strutturare assieme alla Logopedista un intervento di recupero mirato al miglioramento delle specifiche abilità in cui il bambino risulta carente.
Le principali abilità indagate nello screening saranno:

Analisi e Memoria Visiva.  

Lavoro Seriale da Sinistra a Destra. 

Discriminazione Uditiva e Ritmo.

Memoria Uditiva Sequenziale e Fusione Uditiva. 

Integrazione Visivo-Uditiva. 

Globalità Visiva. 

Percezione Visiva e Integrazione visuo-motoria.