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Il Sonno prima dei tre - sei mesi

UPPA, Un Pediatra Per Amico è una bella rivista scritta dai Pediatri per i genitori, il link è quì a fianco,  ci si può abbonare sia per la rivista cartacea che solo per quella on line. Ecco un bell'articolo in tema : sogni d'oro  e anche:  il Sonno e i suoi segreti

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Intanto fissati bene in mente una cosa: tuo figlio dorme esattamente il numero di ore di cui ha bisogno! Non puoi fare molto perché dorma di più o di meno. Se non sta male e non noti altri sintomi, dormirà quando e dove vuole. Non devi fare nulla per modificare questo, se ci provi non puoi che peggiorare la situazione.

All'inizio il neonato in genere farà tanti sonnellini. Può succedere che inizi a succhiare sveglissimo, per passare quindi succhiando a uno stato di dormiveglia beata, interrotta di tanto in tanto da poppate più forti, unico segno che non dorme del tutto; dopo un pò sarà magari addormentato profondamente!
Sta semplicemente facendo quello che gli serve.
Quello che puoi fare è trovare il modo migliore per incastrare le tue esigenze con le sue!
  

Dobbiamo dare buone abitudini:

Cerchiamo di far associare cose diverse e ripetitive allo stato di veglia e a quello di sonno.
Mettiamolo nella culletta quando ha sonno, assocerà questo al dormire. Giochiamoci, vezzeggiamolo e comunque rendiamolo partecipe di ogni attività quando è sveglio e lo collegherà allo stato di veglia.
Non è detto che quando dorme debba regnare il silenzio, ma se associa il silenzio al dormire, bisognerà non fare rumore. Un certo sottofondo di suoni può addirittura cullarlo. Non disturbiamolo.
Ciò che lo irrita sono stimoli interni. La fame, il freddo ; il dolore,  il prurito lo sveglieranno , come anche  una scarica o un ruttino. 
Naturalmente possono svegliarlo anche stimoli esterni, ma devono essere forti e  improvvisi.
Dobbiamo ripetere e ritualizzare le stesse situazioni di addormentamento perché le associ al sonno ed è importante che in queste ritualizzazioni noi interveniamo il meno possibile. Addormentarlo cullandolo va bene solo nei primi mesi altrimenti saremo richiesti ad ogni risveglio per ripetere il cullamento!!
All’inizio i neonati sono sprovvisti di un ritmo sonno, veglia, sonno.
All' inizio si addormentano e si svegliano senza seguire uno schema regolare. Occorre del tempo perché riesca a  dormire di più di notte e a stare sveglio di giorno.


E' possibile sveltire questo processo differenziando, sin dall’inizio, il sonno notturno dai sonnellini durante il giorno, per esempio lavandogli faccia - mani - sederino, vestendolo per la notte e soprattutto, mettetelo a dormire nella culla e in camera da letto e non nella carrozzina in qualsiasi posto della casa capiti durante il giorno.

Abbassa le luci. Per dare alla stanza un aspetto diverso dal giorno assicurati che il neonato, svegliandosi (tutti i neonati lo fanno di tanto in tanto durante la notte) non rimanga attratto da una luce forte o comunque ben visibile.
Controlla che la stanza sia alla giusta temperatura. Se il neonato ha freddo o caldo , si sveglia.
I pasti notturni debbono essere veloci , diversi da quelli diurni e  il bimbo non si dovrebbe svegliare del tutto.  Controlla, prima di lasciarlo di sera, che tutto l 'occorrente per la notte sia pronto. Se occorre cambiarlo , va fatto in fretta proprio per non svegliarlo completamente.
Se piange cerca di consolarlo subito prima che si stranisca e si svegli completamente. Non giocare con lui e non parlargli; calmalo, cullalo e coccolalo.
I pasti durante il giorno invece sono anche momenti di gioco e di rapporto con gli altri, ma i pasti di notte servono solo a nutrirlo.

 

Essere genitori significa dormire poco e a puntate. Se siamo fortunati il problema si risolverà in  poche settimane. Ma a volte questo stato dura alcuni mesi.
Meglio perciò organizzarsi in modo che i doveri notturni siano facilitati al massimo, e che si possa dormire ogni volta che il bambino lo permette.

Sveglialo per la poppata notturna prima di andare a letto. Se aspetti che il bimbo si svegli, perderai ore di sonno. Organizzati in modo che le alzate notturne siano piu confortevoli possibile per te. Se gli dai il latte artificiale il biberon già pronto in frigorifero e uno scalda biberon elettrico ti faranno risparmiare tempo. Se una bevanda calda ti aiuta a riaddormentarti, tienila pronta in un termos. 

Dagli da mangiare appena comincia a piangere.  Se lo fai aspettare un po , ti terrà sveglia col suo pianto e quando finalmente gli dai da mangiare sarà troppo stanco e infelice per riuscire a prendere l' intero pasto e si sveglierà di nuovo prima dell' ora in cui si sarebbe svegliato se gli avessi dato da mangiare subito. Ci penserà il suo stomaco a svegliarlo per la fame.
Abituati a riaddormentarti appena hai sistemato il bambino. Se ne ha realmente bisogno, ve lo dirà.
Trasferisci Il bambino in un altra stanza il più presto possibile. I rumorini che il neonato fa respirando e muovendosi vi disturbano più di quanto possiate immaginare e tenendolo in camera con voi li sentirete tutti! Non andare  a controllare la culla ogni mezz ' ora, finisci per disturbarlo.
Fai i turni con tuo marito per accudirlo di notte. Meglio dormire una notte a testa piuttosto che stare svegli in due!!
E' inutile che vi svegliate tutti e due ogni volta che il bimbo vuole mangiare, a meno che il farlo insieme vi faccia risparmiare tempo.
Le mamme che allattano al seno hanno il grosso vantaggio della velocità nel dare il pasto al neonato, specie se dorme con loro. Quasi non si accorgono che il bimbo si è svegliato perchè spesso si riaddormenta subito e anche loro fanno tutto quasi in dormiveglia!

Le mamme che ricorrono all'allattamento artificiale invece possono organizzare dei turni con il papà : una notte per ciascuno. Ma per molte coppie neppure questo sistema funziona, perché la madre si sveglia comunque.

Per poter dormire di più.

Adattiamo i nostri ritmi al suo, dormiamo dove e quando possiamo!
Per riuscire a dormire il più a lungo possibile senza scontentare il bambino dobbiamo essere un po flessibili sull orario del pasto notturno. Fare aspettare il bambino o cercare di imporre un orario ci condannerà a settimane di sonni interrotti.
Meglio adattare il nostro sonno al suo. C'è tempo per dargli abitudini più adatte a noi adulti.  Non  dobbiamo pensare che sia un « bene » per il bambino eliminare pasto notturno. E neanche che dandogli da mangiare prima che abbia troppa fame o dandogli la possibilità di succhiare un pochino fra i pasti si «vizi » il bambino. Si tratta di semplice buon senso. Proviamo a svegliate il bambino e diamogli da mangiare invece di aspettare che si svegli da solo.
Perché arrivare esausta a letto a mezzanotte sapendo che il bimbo vorrà mangiare verso le 2 e verso le 6 di mattina, quando lo potete svegliare prima di andare a dormire ed essere perciò sicura che non vi disturberà prima delle 4? Sono tutte prove da fare, ci sono neonati che si adattano e altri no, vale la pena fare dei tentativi.

Non tutti i neonati rinunciano di buon grado al pasto di notte e non tutti a tre o quattro settimane sono disposti a collaborare con i genitori che cercano di spostare il quinto pasto a un ora conveniente. Se vostro figlio uno di quelli che vorrebbero mangiare più spesso di notte che di giorno e continua a svegliarsi due volte per notte quando non "dovrebbe svegliarsi affatto", è probabile che la tua pazienza e il buon senso vacillino. Cerca di resistere. Il bambino si sveglia perchè ha fame e quindi piange. Se mangia smetterà immediatamente di piangere, ma nient'altro lo calmerà per un tempo abbastanza lungo. Il vostro piccolo dormirà tutta la notte quando lo potrà fare.
Nel frattempo qualsiasi metodo per obbligarlo a rinunciare alla poppata notturna lo renderà infelice e perderete ancora più sonno.

 

Dopo i due mesi il lattante comincia a differenziare il sonno e dalla veglia. Il suo periodo di veglia si concentra attorno ai pasti ed è solo in quel momento che vi occupate di lui, cambiandogli i pannolini prima e coccolandolo quando ha succhiato il latte.
A circa sei settimane il rapporto fra l'alimentazione e il sonno comincia a diminuire. Il bambino tende ancora ad addormentarsi quando ha mangiato bene, ma comincia a svegliarsi prima di essere affamato, a volte semplicemente perché, per il momento, ha dormito abbastanza o ha voglia di stare con te.
Il bambino dorme dopo la prima colazione del mattino, mangia all' ora di colazione, dorme di nuovo ma si tratta questa volta solo di un sonnellino di un paio d' ore e non del solito sonno prolungato fino al pasto successivo, spesso resta sveglio nel pomeriggio. Quando si sveglia gli si può dare una tisana, poi si potrà fargli fare una passeggiata in carrozzina, oppure lasciarlo sul pavimento senza pannolini a sgambettare dandogli tutta l' attenzione che desidera. Dopo un ora o due sarà pronto per il bagnetto e per mangiare. L' esercizio fisico e il gioco l' avranno stancato e probabilmente dormirà fino all ultimo pasto della sera.
Pian Piano Il suo ritmo sonno veglia comincerà ad assomigliare al nostro!

Se il tuo bambino tende a fare un sonnellino di un oretta dopo la prima colazione e sta sveglio per quasi tutto il mattino, è possibile, volendo, modificare il suo ritmo spostando a poco a poco l' orario dei pasti. Uno spuntino quando si sveglia a metà mattina potrebbe indurlo a riaddormentarsi. Se lo lasciate dormire fino all’ ora di pranzo in capo a un paio di giorni tenderà a star sveglio durante il pomeriggio.
A tre o quattro mesi è probabile che il bimbo stia sveglio per due o tre periodi durante il giorno. Egli dormirà quanto ha bisogno di dormire; non è capace di star sveglio se ha sonno come non riesce a svegliarsi di proposito .

Amare non vuoi dire viziare

Amare un bambino, giocare con lui, mettersi nei suoi panni, preoccuparsi dei suoi bisogni e del suo stato d animo sono tutte attività che richiedono molta attenzione. Ti chiederai se sia giusto che a tuo figlio sia dato tanto, se non finirà per essere viziato. Quando un bambino grandicello rifiuta il regalo della nonna, o strilla perché vuole un terzo gelato mentre il secondo gli si sta sciogliendo in mano, è «viziato» . Pensare di essere responsabili dei vizi del proprio figlio è così sgradevole che molti genitori cercano di evitare questo pericolo sin da subito.
Perché un bambino diventi viziato deve vedersi come una persona separata dagli altri; deve riconoscere i propri diritti e quelli degli altri ed essere capace di capire il confine che li separa.
Il lattante non può fare nulla di tutto ciò . Il piccino sente un bisogno e lo esprime; non ha ancora raggiunto uno sviluppo intellettivo che gli permetta di elaborare concetti complessi come « posso farmelo dare?... », ((se faccio faccio i capricci, forse... », « me l 'hanno lasciato fare ieri e voglio farlo anche oggi, quindi io... ». Quindi un neonato non si vizia per definizione!! Si soddisfano solo le sue esigenze.

Hai preso l' abitudine di fare un pisolino fra i suoi pasti ma ora il bimbo si sveglia e piange molto prima dell’ orario « giusto ». La soluzione più semplice è di prenderlo e aiutarlo a giocare, mentre quella dettata dalla paura di viziarlo esattamente l' opposto. Avevi in mente di prenderlo su alle due del pomeriggio, ma poiché piange e ti chiama all' una, non solo vi rifiutate di prenderlo subito, ma aspettate fino alle 14 perché « deve imparare ». Ma che cosa impara il piccolo da questo comportamento? Qual il messaggio che gli giunge dal vostro atteggiamento autoritario? "Non darti la pena di chiamarmi, tanto non verrò finché non sono pronta »; « non dirmi quando sei infelice perché non mi interessa », « più mi dici di cosa hai bisogno, meno ho voglia di aiutarti », « farò delle cose per te solo se non le chiedi ». Se si crea una simile situazione tutti ne usciranno perdenti.

Il bambino, perché i suoi bisogni non vengono appagati o lo sono dopo tanto tempo, quando ha ormai perso quella fiducia che qualcuno si occupi di lui . Allora diventa ansioso, piange, si agita più facilmente ed è più difficile consolarlo. Mentre prima, quando si svegliava, avrebbe potuto giocare da solo contento, ora, dopo questa esperienza di abbandono, ha imparato ad associare il lettino alla solitudine e alla noia, e quindi piangerà non appena apre gli occhi.
Tu sei perdente perché meno appagate i bisogni del bambino, più egli diventa esigente. Con l’aumentare della vostra determinazione a resistergli, le sue richieste, che prima erano naturali, ora sono dettate dall’ ansia e alla fine ti troverai intrappolata in un circolo vizioso il cui risultato è quello che hai sempre cercato di evitare: un bambino eccessivamente esigente e piagnucoloso.
Non vale la pena essere troppo esigentie voler precorrere i tempi!!
Un esempio concreto mostra più chiaramente questo concetto. immaginiamo una notte trascorsa da due madri diverse che hanno un bambino di tre mesi. La madre A ritiene di dover risparmiare tempo ed energia limitando le sue attenzioni; la madre B non è ossessionata dal timore di viziarlo e considera più semplice fare quello di cui il bambino sembra aver bisogno.
In questa situazione la madre A ha trascorre gran parte della notte sveglia e in modo poco piacevole. Facendo aspettare il bambino prima di dargli da mangiare la madre A ha provocato un pianto lungo e disperato e quando finalmente si recata da lui, il era troppo disperato per accoglierla con un sorriso. Quando finalmente la mamma si è messa a allattarlo, lui era troppo infelice per mettersi a succhiare con piacere. Quindi la signora A non ha neppure la soddisfazione di vedere un bimbo che gode delle sue cure. Non solo, ma per la stanchezza che gli deriva dall’ aver tanto pianto e la difficoltà a digerire riesce solo a succhiare pochi grammi. La signora A si trova quindi di fronte alla possibilità che il bambino si svegli di nuovo dopo un paio d'ore...
A nessuno piace dare da mangiare a un bambino di notte, ma mentre la madre B torna a letto con la sensazione di avere assolto il suo compito in modo piacevole e gratificante, la signora A avra’ la sensazione che i bambini stancano e i pasti notturni sono un tormento. Quando poi i richiami del piccolo la svegliano alle 5 del mattino non può che iniziare un altra giornata con un sentimento di ostilità nei confronti del bambino.
Senza nutrimento e calore il bambino non cresce e senza un rapporto con l' adulto non può diventare un essere umano completo.
Tuo  figlio ha bisogno di te non solo perché provvedi alle sue necessità, ma perché vuole  conforto e sicurezza. Ha bisogno che qualcuno gli si insegni tutte le abilità che deve avere, Ha bisogno di una persona particolare che gli parli e lo ami per poter diventare una persona in grado di amare e di parlare.
Godete di stare con lui e accettate la sua dipendenza da voi!

Almeno fino ai sei mesi lui ha bisogno della tua totale presenza. Poi lentamente comincerà quel lento processo che lo renderà indipendente da voi e una persona completa. Solo allora il progressivo distacco, il rispetto delle regole, le punizioni e i premi avranno un senso e lo aiuteranno a crescere.