Si alza la febbre......

La febbre è un aumento della temperatura corporea superiore ai 37° ascellari o ai 37,5° se misurata nel retto. La temperatura può aumentare in seguito a sforzi, dopo la defecazione, dopo i pasti o per riscaldamento eccessivo dell'ambiente. In tal caso è priva di significato.

Per tali ragioni, nel neonato la temperatura va misurata lontano dai pasti e dalla cacca.
Va misurata con il termometro adatto (max 1 minuto) e nel culetto.

La febbre non è una malattia ma un sintomo. Essa è utile all'organismo per combattere i germi e nei limiti del possibile va lasciata decrescere da sola.
Al pediatra vanno segnalati i segni collaterali che possono indirizzare nella diagnosi, il bimbo va osservato nel complesso: E' pallido? E' vivace? Ha appetito? Ha voglia di giocare? Piange continuamente? Vomita? Ha diarrea? Risponde almeno temporaneamente agli antifebbrili?

Se è presente solamente febbre senza altri segni e il neonato ha più di cinque mesi, la situazione non richiede alcun intervento, e , dopo aver avvertito comunque il pediatra, ci si limita a tenere sotto controllo la temperatura con l'ausilio di antipiretici (tachipirina, efferalgan)  che vanno somministrati intorno ai 38° e con una frequenza che va dalle 4 alle sei ore (3gtt/Kg di peso corporeo, oppure la metà del peso, più uno-due ml di sciroppo o una supposta da 125 mg.fino a 10 kg., da 250 mg. fino ai 20 kg.,da 500 mg. fino a 30-35 kg. E' comunque preferibile la via di somministrazione orale). Gli antipiretici funzionano facendo sudare il bimbo, poi il sudore evapora portando via il calore corporeo. E' chiaro che il bimbo può sudare solo se gli viene data dell'acqua! Fatelo bere! Inoltre il sudore può evaporare solo se l'ambiente non è molto umido. Il bimbo sfebbra con molta difficoltà anche se l'ambiente è surriscaldato, una pentola di minestra si raffredda prima in frigo che nel forno! Questo spiega perchè le febbri estive siano spesso più alte. Cambiare spesso l'aria della stanza per ristabilire il giusto grado di umidità-temperatura.
Una situazione che aggrava la febbre, è il vomito: esso provoca disidratazione con conseguente impossibilità a sudare, e spesso causa acetonemia, la quale blocca i centri termoregolatori. Gli antipiretici diventano inefficaci!

In questo caso la febbre si cura bloccando il vomito e reidratando con liquidi zuccherati (lo zucchero ferma l'acetone).

Può comunque risultare difficile controllare la febbre ed essa può risalire prima delle quattro ore minime per risomministrare la tachipirina.
In questi casi si ricorre alle classiche spugnature che vanno fatte con acqua  tiepida più alcool (50%), in ambiente riscaldato, e possibilmente su tutto il corpo del bimbo (non solo sulla fronte). Vanno ripetute appena il liquido evapora e fino al ristabilirsi di una temperatura accettabile.

Se il bimbo ha più di otto mesi e solo in caso di emergenza, è consentita la somministrazione una tantum di qualche gtt. di novalgina (1 gtt/2,5 Kg di peso corporeo) oltre le dosi di tachipirina. Un farmaco molto efficace nella febbre e che può essere usato abbastanza tranquillamente nel bimbo è l'ibuprofene (nurofen sciroppo) circa 1/2 ml al kg max tre volte nella giornata (è preferibile usarlo solo in emergenza e solo una volta die a stomaco pieno per evitare effetti collaterali come gastralgia o sanguinamento).

Le convulsioni febbrili sono collegate di più alla storia familiare che all'entità della febbre e possono aversi sia con febbre a 40° che con febbre a 37,2°! Per questo non è indispensabile tenere "assolutamente" la febbre bassa a tutti i costi!
E' buona norma comunque, astenersi dall'iniziare qualsiasi terapia antibiotica senza il parere del pediatra